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Cos’è il Digital Marketing? | Strumenti e Strategie

Cos’è il Digital Marketing? Tipologie, Strategie e Misurazione

Vi state chiedendo cos’è il Digital Marketing? Il marketing digitale è l’insieme di tutte quelle tipologie di mezzi che sfruttano i canali digitali, come il web, i social media, le email, i video, i dispositivi mobili, per raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico, promuovere i propri prodotti o servizi, generare lead e vendite, fidelizzare i clienti e aumentare la propria reputazione online. In questo articolo vedremo le principali tipologie di marketing digitale, come creare una strategia efficace, i principali parametri di misurazione, e andremo nello specifico dandoti una definizione di Web Marketing.

Preparati perché ci sara da studiare… Incominciamo!

Digital Marketing vs Web Marketing: differenze

Il Digital Marketing è un termine generalizzato che include al suo interno tutti i canali digitali che permettono di promuovere beni e servizi.

La definizione di Web Marketing va più nello specifico e include tutte le strategie che permettono di attuare queste procedure del marketing digitale tramite i mezzi e gli strumenti messi a disposizione. Nel prossimo paragrafo andremo a vedere nel dettaglio quali sono queste discipline e gli strumenti per attuarle.

Le principali discipline del Web Marketing

Come accennato se vogliamo dare una definizione di web marketing, possiamo dire che esso comprende diverse discipline, che possono essere integrate tra loro per creare una strategia efficace e coerente. Tra le principali discipline del web marketing, possiamo citare:

1. Content Marketing

Ragazza usa un laptop per produrre contenuti multimediali.
Content Marketing | © DMC4 Web Agency - Pachino

Il content marketing comprende la creazione e la distribuzione di contenuti di qualità, originali e rilevanti, che rispondono ai bisogni, alle domande, ai problemi dei propri utenti, e che li aiutano a conoscere, apprezzare e scegliere il proprio brand o la propria offerta. Il marketing dei contenuti può assumere diverse forme, come blog post (dove ci troviamo ora! 😊), ebook, infografiche, podcast, webinar, video, ecc., e può essere diffuso attraverso diversi canali, come il sito web, i social media, le email, i motori di ricerca, ecc.

1.1 Content Marketing: vantaggi e strumenti

I vantaggi del content marketing sono:

  • Aumentare il traffico organico verso il proprio sito web o i propri canali social
  • Migliorare il posizionamento sui motori di ricerca (SEO)
  • Generare lead qualificati e aumentare le conversioni
  • Educare e informare il proprio pubblico
  • Creare una relazione di fiducia e di autorità con i propri utenti
  • Aumentare la notorietà e la reputazione del proprio brand

Gli strumenti più usati per il content marketing sono:

  • Piattaforme di blogging, come WordPress, Medium, Blogger, ecc.
  • Strumenti di creazione e di editing di contenuti, come Canva, Adobe Photoshop, Adobe Premiere, Audacity, ecc.
  • Strumenti di distribuzione e di promozione di contenuti, come Mailchimp, Buffer, Hootsuite, BuzzSumo, ecc.
  • Strumenti di analisi e di misurazione dei contenuti, come Google Analytics, Google Search Console, SEMrush, Moz, ecc.

2. SEO (Search Engine Optimization)

Una persona conduce SEO Marketing in una struttura surreale con un grande laptop.
SEO | © DMC4 Web Agency - Pachino

La SEO fa parte della SEM (Search Engine Marketing), e si occupa di tutte le tecniche e delle buone pratiche che mirano a ottimizzare il proprio sito web o i propri contenuti per i motori di ricerca, al fine di migliorare il posizionamento organico (non a pagamento) nelle pagine dei risultati di ricerca (SERP) e di aumentare la visibilità, il traffico, la reputazione e le conversioni.

La SEO si basa su Quattro pilastri fondamentali:

  • SEO on-page: ovvero tutti gli elementi interni del sito web o dei contenuti, come la struttura, il codice, i tag, i testi, le immagini, i link interni, la velocità di caricamento, l’usabilità, la responsive design, ecc.
  • SEO off-page: riguarda gli elementi esterni al sito web o ai contenuti, come i link in entrata (backlink), la popolarità, l’autorità, la reputazione, le recensioni, i social signal, ecc.
  • SEO tecnica: riguarda gli aspetti tecnici del sito web o dei contenuti, come l’indicizzazione, la crawlability, la canonicalizzazione, la sitemap, il robots.txt, il redirect, l’HTTPS, l’AMP, ecc.
  • SEO semantica: si occupa dell’utilizzo di parole chiave (in base alle ricerche degli utenti di Google) che vengono inserite nel testo dei contenuti in maniera naturale.

2.1 SEO: vantaggi e strumenti

I vantaggi della SEO sono:

  • Aumentare il traffico organico e qualificato verso il proprio sito web o i propri contenuti
  • Migliorare la user experience e la soddisfazione degli utenti
  • Aumentare la credibilità e la fiducia del proprio brand o della propria offerta
  • Ridurre i costi di acquisizione dei clienti
  • Aumentare le conversioni e le vendite

Gli strumenti più usati per la SEO sono:

  • Strumenti di analisi e di monitoraggio dei motori di ricerca, come Google Analytics, Google Search Console, Bing Webmaster Tools, ecc.
  • Strumenti di ricerca e di analisi delle parole chiave, come Google Keyword Planner, SEMrush, Moz, Ahrefs, ecc.
  • Strumenti di ottimizzazione e di audit del sito web o dei contenuti, come Yoast SEO, Rankmath, Screaming Frog, GTmetrix, PageSpeed Insights, ecc.
  • Strumenti di link building e di analisi dei backlink, come Majestic, Ahrefs, Moz, LinkResearchTools, ecc.

3. SEA (Search Engine Advertising)

Uomo in spiaggia usa un portatile di fronte al mare.
SEA 🌊 Marketing | © DMC4 Web Agency - Pachino

La SEA, seconda modalità che fa parte della SEM (Search Engine Marketing), comprende l’insieme delle strategie e delle attività di marketing a pagamento che sfruttano i motori di ricerca come canale pubblicitario, al fine di aumentare la visibilità, il traffico, la notorietà e le conversioni del proprio sito web o dei propri contenuti.

Le strategie della SEA comprendono la gestione di campagne pubblicitarie a pagamento sui motori di ricerca, come Google Ads, Bing Ads, ecc., che permettono di posizionare il proprio sito web o i propri contenuti in cima ai risultati di ricerca (SERP), o in altre sezioni dedicate, in base alle parole chiave inserite dagli utenti. La SEA si basa sul modello di pagamento CPC (Costo Per Clic), ovvero si paga solo quando un utente clicca sull’annuncio, o sul modello di pagamento CPM (Costo Per Mille Impressioni), ovvero si paga in base al numero di volte che l’annuncio viene visualizzato.

3.1 SEA: vantaggi e strumenti

I vantaggi della SEA sono:

  • Aumentare la visibilità e la notorietà del proprio sito web o dei propri contenuti sui motori di ricerca
  • Aumentare il traffico qualificato e immediato verso il proprio sito web o i propri contenuti
  • Aumentare le conversioni e le vendite
  • Controllare il budget e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie
  • Segmentare e targetizzare il proprio pubblico in base alle parole chiave, alla geolocalizzazione, al dispositivo, al comportamento, ecc.

Gli strumenti più usati per la SEA sono:

  • Piattaforme di advertising sui motori di ricerca, come Google Ads, Bing Ads, ecc.
  • Strumenti di ricerca e di analisi delle parole chiave, come Google Keyword Planner,
    SEMrush, Moz, Ahrefs, ecc.
  • Strumenti di creazione e di ottimizzazione degli annunci, come Google Ads Editor, Bing Ads Editor, ecc.

  • Strumenti di analisi e di misurazione delle campagne pubblicitarie, come Google Analytics, Google Ads Performance Grader, ecc.


4. Social Media Marketing

Persone con smartphone nel deserto vicino a uno smartphone gigante.
Social Media | © DMC4 Web Agency - Pachino

Il Social media marketing è l’insieme di tutte quelle strategie e delle attività di marketing che sfruttano i social media per raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico, promuovere il proprio brand o la propria offerta, generare lead e vendite, fidelizzare i clienti e aumentare la propria reputazione online. Il social media marketing si basa su due modalità:

  • Social media organic: consiste nella creazione e nella gestione di profili, pagine, gruppi, community, ecc., sui social media, che permettono di pubblicare e di condividere contenuti di valore, utili e pertinenti, rispondendo ai bisogni, alle domande, ai problemi dei propri utenti, in modo organico.
  • Social media advertising: consiste nella creazione e nella gestione di campagne pubblicitarie a pagamento che permettono di posizionare il proprio brand o la propria offerta in evidenza, in base alle caratteristiche e ai bisogni dei propri utenti segmentati.

4.1 SMM: vantaggi e strumenti

I vantaggi del social media marketing sono:

  • Aumentare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta sui social media
  • Aumentare il traffico qualificato e immediato verso il proprio sito web o i propri contenuti
  • Aumentare le conversioni e le vendite
  • Controllare il budget e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie
  • Segmentare e targetizzare il proprio pubblico in base alle caratteristiche, ai bisogni, agli interessi, al comportamento, ecc.
  • Creare una relazione di fiducia e di coinvolgimento con i propri utenti
  • Sfruttare il potere del passaparola e delle recensioni online
  • Monitorare e misurare i risultati delle proprie azioni di marketing

Gli strumenti più usati per il social media marketing sono:

  • Piattaforme di social media, come Facebook, Instagram, X, LinkedIn, YouTube, ecc.
  • Strumenti di creazione e di editing di contenuti, come Canva, Adobe Photoshop, Adobe Premiere, Audacity, ecc.
  • Strumenti di distribuzione e di promozione di contenuti, come Buffer, Hootsuite, BuzzSumo, ecc.
  • Strumenti di advertising sui social media, come Facebook Ads, Instagram Ads, X Ads, LinkedIn Ads, YouTube Ads, ecc.
  • Strumenti di analisi e di misurazione dei social media, come Meta Business Suite, Instagram Insights, X Analytics , LinkedIn Analytics, YouTube Analytics, ecc.

5. Email marketing

email marketing.
Newsletter | © DMC4 Web Agency - Pachino

L’Email marketing attua una serie di strategie e di attività commerciali che sfruttano le email come canale di comunicazione, al fine di raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico, promuovere il proprio brand o la propria offerta, generare lead e vendite, fidelizzare i clienti e aumentare la propria reputazione online con strumenti come la newsletter.

L’email marketing si basa su due modalità:

  • Email marketing inbound: consiste nella creazione e nella gestione di una lista di contatti qualificati, che hanno dato il loro consenso a ricevere le proprie email, e che sono interessati al proprio brand o alla propria offerta. Si basa sulla creazione e sull’invio di contenuti di valore, utili e pertinenti, che rispondono ai bisogni, alle domande, ai problemi dei propri utenti, e che li aiutano a conoscere, apprezzare e scegliere il proprio brand o la propria offerta. L’email marketing inbound si basa sul modello di permission marketing, ovvero sul rispetto della privacy e delle preferenze dei propri utenti, e sul modello di lead nurturing, ovvero sulla capacità di accompagnare i propri utenti lungo il funnel di vendita, offrendo loro soluzioni, incentivi, offerte personalizzate, ecc.
  • Email marketing outbound: consiste nella creazione e nella gestione di una lista di contatti non qualificati, che non hanno dato il loro consenso a ricevere le proprie email, e che non sono interessati al proprio brand o alla propria offerta. L’email marketing outbound si basa sulla creazione e sull’invio di contenuti promozionali, generici e impersonali, che mirano a catturare l’attenzione e l’interesse dei propri utenti, e a persuaderli a visitare il proprio sito web o a acquistare il proprio prodotto o servizio. Si basa sul modello di interruption marketing, ovvero sull’interruzione della normale attività degli utenti, e sul modello di cold emailing, ovvero sull’invio di email non richieste e non desiderate.

5.1 Email Marketing: vantaggi e strumenti

I vantaggi dell’email marketing sono:


  • Aumentare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta
  • Aumentare il traffico qualificato e immediato verso il proprio sito web o i propri contenuti
  • Aumentare le conversioni e le vendite
  • Ridurre i costi di acquisizione dei clienti
  • Creare una relazione di fiducia e di coinvolgimento con i propri utenti
  • Fidelizzare i clienti e aumentare il loro valore nel tempo (LTV)
  • Monitorare e misurare i risultati delle proprie azioni di marketing

Gli strumenti più usati per l’email marketing sono:

  • Strumenti di creazione e di gestione delle liste di contatti, come Mailchimp, Aweber, GetResponse, ecc.
  • Strumenti di creazione e di invio delle email, come Mailchimp, Aweber, GetResponse, ecc.
  • Strumenti di analisi e di misurazione delle email, come Mailchimp, Aweber, GetResponse, ecc.

6. Video marketing

Smartphone e reflex fluttuanti.
Video Marketing | © DMC4 Web Agency - Pachino

Il Video marketing mette a segno strategie e attività del marketing digitale che sfruttano i video come formato di contenuto multimediale, al fine di raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico, promuovere il proprio brand o la propria offerta, generare lead e vendite, fidelizzare i clienti e aumentare la propria reputazione online.

Il video marketing si basa su due modalità:

  • Video marketing organic: consiste nella creazione e nella distribuzione di video di qualità, originali e rilevanti, che rispondono ai bisogni, alle domande, ai problemi dei propri utenti. Il video marketing organic può assumere diverse forme, come video tutorial, testimonial, storytelling, video animati, video live, ecc., e può essere diffuso attraverso diversi canali, come siti web, social media, motori di ricerca, email, ecc. Il video marketing organico si basa sul modello di engagement, ovvero sulla capacità di creare una relazione di fiducia e di coinvolgimento con i propri utenti, stimolando la loro partecipazione, il loro feedback, il loro passaparola, ecc.
  • Video marketing advertising: consiste nella creazione e nella gestione di campagne pubblicitarie a pagamento sui video, che permettono di posizionare il proprio brand o la propria offerta in evidenza, in base alle caratteristiche e ai bisogni dei propri utenti, aumentando la visibilità, il traffico, la notorietà e le conversioni. Il video marketing advertising si basa sul modello di performance, ovvero sulla capacità di raggiungere e di persuadere i propri utenti, offrendo loro soluzioni, incentivi, offerte personalizzate, ecc.

6.1 Video Marketing: vantaggi e strumenti

I vantaggi del video marketing sono:

  • Aumentare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta a target giovanili
  • Aumentare il traffico qualificato e immediato verso il proprio sito web o il proprio profilo
  • Aumentare le conversioni e le vendite
  • Controllare il budget e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie
  • Segmentare e targetizzare il proprio pubblico in base alle caratteristiche, ai bisogni, agli interessi, al comportamento, ecc.
  • Creare una relazione di fiducia e di coinvolgimento con i propri utenti facendoli sentire parte di una community
  • Sfruttare il potere del passaparola e delle recensioni online
  • Monitorare e misurare i risultati delle proprie azioni commerciali

Gli strumenti più usati per il video marketing sono:

  • Strumenti di creazione e di editing di video, come Adobe Premiere, Camtasia, Animoto, ecc.

  • Strumenti di distribuzione e di promozione di video, come YouTube, TikTok, Vimeo, ecc.

  • Strumenti di advertising sui video, come YouTube Ads, Facebook Video Ads, Instagram Video Ads, ecc.

  • Strumenti di analisi e di misurazione dei video, come YouTube Analytics, Meta Business Suite ecc.


7. Influencer marketing

Influencer sorridente.
Influencer Marketing | © DMC4 Web Agency - Pachino

In ultimo troviamo, l’Influencer marketing, ovveri una serie di strategie attuate attraverso la collaborazione con persone che hanno una forte influenza e una grande credibilità sul proprio pubblico.  Si tratta di un’ottima strategia che permette di raggiungere un pubblico più ampio anche al di fuori dal proprio target principale. L’influencer marketing si basa su due modalità:

  • Influencer marketing organico: avviene attraverso una relazione di fiducia e di reciprocità con gli influencer, permettendo di ottenere la loro testimonianza, raccomandazione, condivisione, e partecipazione senza ricorrere a compensi economici o a incentivi materiali. L’influencer marketing organic si basa sul modello di earned media, ovvero sulla capacità di guadagnare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta grazie alla reputazione e alla credibilità degli influencer che provano un determinato prodotto offerto dall’azienda.
  • Influencer marketing advertising: consiste nella creazione e nella gestione di una campagna pubblicitaria a pagamento collaborando con gli influencer, come testimonial del brand in cambio di compensi economici o di incentivi materiali. L’influencer marketing advertising si basa sul modello di paid media, ovvero sulla capacità di acquistare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta grazie alla popolarità e alla rilevanza degli influencer.

7.1 Influencer Marketing: vantaggi e strumenti

I vantaggi dell’influencer marketing sono:

  • Aumentare la visibilità e la notorietà del proprio brand o della propria offerta tragettizzando un pubblico più ambio e fuori dalla propria area di influenza
  • Aumentare il traffico qualificato e immediato verso il proprio sito web o i propri contenuti
  • Aumentare le conversioni e le vendite
  • Controllare il budget e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie
  • Segmentare e targetizzare il proprio pubblico in base alle caratteristiche, ai bisogni, agli interessi, al comportamento, ecc.
  • Creare una relazione di fiducia e di coinvolgimento con i propri utenti
  • Sfruttare il potere del passaparola e delle recensioni online
  • Monitorare e misurare i risultati delle proprie azioni di marketing

Gli strumenti più usati per l’influencer marketing sono:

  • Strumenti di ricerca e di analisi degli influencer, come BuzzSumo, Klear, Upfluence, ecc.
  • Strumenti di creazione e di gestione delle campagne con gli influencer, come AspireIQ, FameBit, TapInfluence, ecc.
  • Strumenti di analisi e di misurazione delle campagne con gli influencer, come AspireIQ, FameBit, TapInfluence, ecc.

Come creare una strategia di Digital Marketing efficace

Ora che ti abbiamo dato una definizione di Web Marketing, le tipologie e gli strumenti da usare, passiamo alla pratica! Vediamo ora le principali fasi di lavoro che vi consentiranno di preparare una strategia di Marketing Digitale efficace e controllata:

Fase 1: studio del brand

  • Analisi: si tratta di analizzare il proprio business, il proprio settore, il proprio mercato, il proprio pubblico, i propri competitor, i propri obiettivi, i propri punti di forza e di debolezza, le proprie opportunità e minacce, al fine di avere una visione chiara e completa della propria situazione e delle proprie esigenze.
  • Pianificazione: si tratta di pianificare le proprie azioni di marketing, scegliendo le discipline, i canali, i formati, i contenuti, i messaggi, i budget, i tempi, le risorse, ecc., più adatti e più efficaci per raggiungere e coinvolgere il proprio target, promuovere il proprio brand o la propria offerta, generare lead e vendite, fidelizzare i clienti e aumentare la propria reputazione online.

Fase 2: segmentazione del pubblico

  • Conoscere il proprio target: è fondamentale conoscere il proprio pubblico al fine di offrire contenuti, soluzioni, offerte che siano pertinenti, utili e attraenti per lui
  • Creare contenuti di valore: è essenziale creare contenuti di qualità, originali e rilevanti, che rispondano ai potenziali clienti, aiutandoli a conoscere, apprezzare e scegliere il proprio brand o la propria offerta. I contenuti devono essere informativi, educativi, divertenti, emozionali, ecc., a seconda del formato, del canale, del target, dell’obiettivo, ecc.

Fase 3: creazione e ottimizzazione dei contenuti

  • Sfruttare il potere della SEO: è importante ottimizzare il proprio sito web e i propri contenuti per i motori di ricerca, al fine di migliorare il posizionamento organico, la visibilità, il traffico, la reputazione e le conversioni. La SEO si basa su una ricerca e una selezione accurata delle parole chiave, su una struttura e un codice puliti e funzionali, su una user experience e una velocità di caricamento ottimali, su una creazione e una distribuzione di contenuti di valore, su una link building e una reputazione online solide, ecc.
  • Integrare le diverse discipline: è utile integrare le diverse discipline del digital marketing, al fine di creare una strategia coerente e sinergica, che sfrutti i vantaggi e le complementarità di ogni disciplina, e che aumenti l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni di marketing. Chiariamo subito che per ogni ramo del web marketing, sono necessarie delle figure professionali che si concetrino su una o più discipline.

Fase 4: misurazione dei risultati

Monitorare e misurare i risultati è indispensabile al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi, individuare i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce, le best practice e le aree di miglioramento, al fine di ottimizzare la propria strategia e di aumentare il proprio ROI. Per monitorare e misurare i risultati, è necessario definire e monitorare i KPI (Key Performance Indicator), ovvero gli indicatori chiave di performance, che misurano l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni di marketing.

4.1 Il KPI

I KPI possono essere diversi a seconda della disciplina, del canale, del formato, del target, dell’obiettivo, ecc., ma in generale si possono riassumere in:

  • KPI di visibilità e notorietà: misurano il grado di esposizione e di riconoscimento del proprio brand o della propria offerta, come il numero di impression, il numero di follower, il numero di condivisioni, il numero di recensioni, ecc.
  • KPI di traffico e engagement: misurano il grado di attrazione e di coinvolgimento del proprio target, come il numero di visitatori, il numero di clic, il numero di visualizzazioni, il numero di commenti, il numero di like, il tempo di permanenza, il tasso di rimbalzo, ecc.
  • KPI di conversione e vendita: misurano il grado di trasformazione e di acquisto del proprio target, come il numero di lead, il numero di clienti, il numero di ordini, il valore medio degli ordini, il tasso di conversione, il costo per acquisizione, il valore del cliente nel tempo (LTV), ecc.
  • KPI di fidelizzazione e reputazione: misurano il grado di mantenimento e di rafforzamento del rapporto con i propri clienti, come il numero di clienti fidelizzati, il numero di clienti ripetuti, il numero di referral, il tasso di churn, il tasso di soddisfazione, il tasso di raccomandazione, il Net Promoter Score (NPS), ecc.

4.2 Come misurare i KPI

Gli strumenti più usati per monitorare e misurare i KPI sono:

  • Strumenti di analisi e di monitoraggio dei motori di ricerca, come Google Analytics, Google Search Console, Bing Webmaster Tools, ecc.
  • Strumenti di analisi e di monitoraggio dei social media, come Meta Business Suite, X Analytics, LinkedIn Analytics, YouTube Analytics, ecc.
  • Strumenti di analisi e di monitoraggio delle email, come Mailchimp, Aweber, GetResponse, ecc.
  • Strumenti di analisi e di monitoraggio dei video, come YouTube Analytics, TikTok Insights, ecc.
  • Strumenti di analisi e di monitoraggio degli influencer, come AspireIQ, FameBit, TapInfluence, ecc.

Come misurare i risultati del digital marketing

Persone sopra un laptop gigante nel deserto lavorano per il web marketing.
Misurazione dei risultati | © DMC4 Web Agency - Pachino

Per misurare i risultati del digital marketing, è necessario seguire alcune fasi fondamentali, che sono:

  • Definire gli obiettivi: si tratta di stabilire quali sono i risultati che si vogliono ottenere con le proprie azioni di marketing, in termini di visibilità, traffico, notorietà, conversioni, vendite, fidelizzazione, reputazione, ecc. Gli obiettivi devono essere SMART, ovvero Specifici, Misurabili, Attuabili, Rilevanti e Temporizzati, al fine di essere chiari, realistici e monitorabili.
  • Scegliere i KPI: si tratta di scegliere quali sono gli indicatori chiave di performance che misurano l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni di marketing, in relazione agli obiettivi prefissati. I KPI devono essere rilevanti, coerenti, comparabili e aggiornabili, al fine di essere significativi, omogenei, confrontabili e attuali.
  • Raccogliere i dati: si tratta di raccogliere i dati relativi ai KPI scelti, utilizzando gli strumenti di analisi e di monitoraggio più adatti e più affidabili, come quelli visti sopra. I dati devono essere completi, accurati, verificabili e organizzati, al fine di essere esaustivi, precisi, controllabili e ordinati.
  • Analizzare i dati: si tratta di analizzare i dati raccolti, utilizzando tecniche e metodi di analisi statistica, qualitativa, quantitativa, descrittiva, inferenziale, ecc., al fine di estrarre informazioni, conoscenze, insight, ecc., utili e pertinenti per la propria strategia di marketing. L’analisi dei dati deve essere obiettiva, critica, creativa e orientata al problema, al fine di essere imparziale, rigorosa, innovativa e focalizzata sul problema.
  • Valutare i risultati: si tratta di valutare i risultati ottenuti, confrontandoli con gli obiettivi prefissati, individuando i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce, le best practice e le aree di miglioramento, al fine di ottimizzare la propria strategia e di aumentare il proprio ROI. La valutazione dei risultati deve essere sistematica, periodica, continua e partecipativa, al fine di essere metodica, regolare, costante e coinvolgente.

Il fattore più importante: lo storytelling

Finora ci siamo concentrati principalmente in maniera analitica su cosa sia il marketing digitale, ma un fattore fondamentale da non sottovalutare è lo storytelling. Prima di promuovere prodotti e servizi, chi si occupa di comunicazione deve concentrarsi sul raccontare la storia, i valori, la missione e le persone che ne fanno parte. Questo approccio più umano e meno commerciale fa sentire il cliente parte della famiglia del brand, creando un legame emotivo speciale.

Le persone si affezionano maggiormente a un’azienda di cui conoscono e apprezzano la storia e i valori. Questo si traduce in un maggiore coinvolgimento, fiducia e fidelizzazione nel lungo termine. Il cliente non vuole sentirsi come un semplice target commerciale, ma deve desiderare entrare a far parte della community del brand. Un efficace storytelling soddisfa questo bisogno e rafforza il rapporto azienda-cliente ben oltre la singola transazione.

Conclusione: vi state ancora chiedendo cos’è il Digital Marketing?

In conclusione siamo riusciti a comprendere cos’è il Digital Marketing andando nello specifico per dare una definizione di Web Marketing. Abbiamo quindi analizzato i principali pilastri del Web Marketing analizzando gli strumenti principali. Infine siamo andati a vedere le principali strategie del marketing digitale, i valori di misurazione KPI e l’importanza di saper “narrare il brand”.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia dato una panoramica generale e completa per scoprire cos’è il digital marketing.

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